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martedì 6 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO RAGOSTA STEEL - 28.02.12


Gruppo Ragosta: presentanto il progetto imprenditoriale di un nuovo e moderno
stabilimento siderurgico dell’area industriale di Riardo
Previsto un investimento di 100 milioni di euro e oltre 400 posti di lavoro

Riardo, 29 febbraio 2012. È stato presentato nella Sala consiliare del Comune di Riardo a una platea di cittadini, agricoltori, allevatori, politici e giornalisti il progetto della FERACCIAI Srl del Gruppo Ragosta, realtà imprenditoriale campana attiva nei settori siderurgico, immobiliare, alberghiero e alimentare, interessato a realizzare un nuovo e moderno stabilimento siderurgico nell’area industriale di Riardo.

Lo stabilimento completerebbe la filiera del processo produttivo siderurgico sviluppato dal Gruppo Ragosta rafforzando così il percorso di crescita della divisione siderurgica della realtà campana che aspira a diventare il più importante produttore d’acciaio del Centro Sud. Il gruppo, infatti, attraverso la IMI SUD LAMINATI Srl è impegnato da oltre 10 anni nella produzione di acciaio per impieghi nel campo dell’edilizia e delle infrastrutture (in particolare tondini per cemento armato e rete elettrosaldata), occupando nello stabilimento di Casoria, alle porte di Napoli, circa 300 risorse.

Il nuovo stabilimento – che  prevede un investimento di circa 100 milioni di euro - sorgerà su un’area di 400.000 metri quadrati e sarà un moderno insediamento per la produzione di acciaio per l’edilizia partendo dalla fusione del rottame siderurgico. Gli impianti produttivi previsti consentirebbero una produzione di acciaio fino a 700 mila tonnellate annue con la creazione di oltre 400 nuovi posti di lavoro diretti e 600 nuovi occupati nell’indotto locale.

L’impianto principale dello stabilimento di Riardo prevede la tecnologia del Forno ad Arco Elettrico,  la più moderna nel campo siderurgico, che garantisce l’assoluta compatibilità del processo produttivo con il rispetto dell’ambiente.

«L’utilizzo di attrezzature all’avanguardia, affidabili e di elevata efficienza -  ha spiegato Francesco Mascolo, direttore generale Gruppo Ragosta e responsabile del progetto -  insieme al  controllo costante delle autorità ambientali preposte (ARPAC, ASL, NOE ecc.) e all’utilizzo di centraline elettroniche attive H24 sono una garanzia per la sicurezza e il rispetto dell’ambiente; l’emissione di polveri cinque volte inferiore ai limiti consentiti dalla legge e di diossina quattro volte inferiore alla soglia consentita rendono quasi  nullo l’impatto ambientale del nuovo stabilimento». 

«L’acqua - ha specificato Mascolo – non viene coinvolta nel processo produttivo; il suo utilizzo è relegato al solo raffreddamento degli impianti: essa  infatti fluirà esclusivamente in circuiti chiusi atti a raffreddare gli impianti, senza che avvenga alcuno sversamento nella rete fognaria o nei reflui, rendendo assolutamente nullo l’impatto dello stabilimento sull’acqua, bene prezioso di un territorio noto proprio per la produzione di acque minerali». 

«La posizione del complesso – ha concluso Mascolo -  all’interno dell’area industriale e lontano dal centro abitato, insieme all’utilizzo di una viabilità di servizio al sito industriale che non tocca le aree abitate garantiranno, inoltre, la quiete assoluta per gli abitanti della comunità». 

Il Gruppo Ragosta, una delle principali realtà imprenditoriali del Mezzogiorno, è nato nel 2000 a Casoria (Na) ed è attivo in quattro Aree Strategiche di Affari (ASA): Ragosta Steel, Ragosta Real Estate, Ragosta Hotels e Ragosta Food che operano, rispettivamente, nel settore siderurgico, immobiliare, alberghiero e alimentare. Il gruppo è oggi una delle poche realtà produttive meridionali nel settore siderurgico con una capacità produttiva superiore alle 300.000 tonnellate. Tra le operazioni immobiliari più rilevanti vi è l’acquisizione nel 2005 del complesso di via Botteghelle a Napoli, denominato “ex magazzini approvvigionamenti delle Ferrovie dello Stato” per il quale è previsto un rilevante piano di sviluppo. Di rilievo anche l’acquisizione nel 2008 dell’ex sede direzionale ATAC Roma e del Gruppo Lazzaroni dalla famiglia Citterio nota con i brand Lazzaroni, Amaretti di Saronno, Antica Pasteria e Biorigin. Il gruppo è anche proprietario di alberghi di lusso facenti capo alla catena alberghiera Ragosta Hotels Collection quali l’Hotel Raito e il Relais Paradiso in Costiera Amalfitana, La Plage Resort a Taormina e Palazzo Montemartini di prossima apertura a Roma.


Ufficio stampa
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1 commento:

  1. Mettiamo caso che la produzione non sia di 700.000 tonnellate ma intorno ai 500.000.
    Mettiamo caso che ogni TIR possa trasportare 15(?) tonnellate d'acciaio.
    Cosa esce? che giù nella zona pantani ci sarà un aumento del traffico di circa 100 TIR al giorno in più!!!!
    Ricordiamoci che a pochi metri c'è Monticello... ci sono le aziende bufaline... piantagioni di granturco...
    Impatto ambientale zero? forse quasi...

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