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ARTICOLI

Interventi e pareri tecnici contrari all'impianto siderurgico nella zona ASI di Riardo

Interventi e Pareri tecnici favorevoli all'impianto siderurgico nell'area ASI di Riardo

Articoli della Redazione

domenica 13 gennaio 2013

IL CONSIGLIO COMUNALE DI PIETRAMELARA DICE NO ALLA FONDERIA

Il consiglio comunale di Pietramelara, nell'adunanza del 20.12.2012 ha detto NO alla fonderia che il gruppo Ragosta vuole costruire a Riardo.
Di sotto il link dove potete trovare la delibera di consiglio per intero:
https://docs.google.com/file/d/0B_b4hHJge7uzVzdlenludnMwVFk/edit

mercoledì 4 luglio 2012

COMUNICATO STAMPA DEI CIRCOLI DELL'AMBIENTE E DELLA CULTURA 04-07-12

Nonostante l’opprimente calura di questi giorni consigli a tutti di prepararsi  a godere un meritato riposo estivo, i Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale confermano la loro vocazione di sentinelle sul territorio. L’ombradella Ferracciai continua a stagliarsi sul territorio di Riardo ed il locale circolo coordinato dalla d.ssa Maria Rosaria Laudisio in attiva collaborazione con il vicepresidente Avv Fabio Carangio , il segretario Davide Martino ed il consigliere Ing. Antonio Mezzullo ,continua a tenere alta l’attenzione sulla questione che sembra ben lungi dall’essere risolta. Il Circolo dell’Ambiente di Riardo insieme con la Ferrarelle ha accesso i riflettori sulla vicenda portando alla ribalta il piano di insediamento della fonderia nel territorio riardese, progetto che sembrava messo da parte dopo le traversie giudiziarie in cui erano incappati i proprietari della Ferracciai. Negli ultimi giorni la questione è però tornata di attualità visto che sul piano di insediamento del sito industriale non è stata fatta ancora chiarezza. Per questo il Circolo di Riardo si farà presto portavoce delle istanze della popolazione che non vogliono l’insediamento del sito sul loro territorio al fine di difenderne la salubrità e l’integrità idrogeoligica, visto che dal sottosuolo riardese sgorgano acque minerali esportate in tutto il mondo. Il Circolo dell’ambiente di Riardo auspica che l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco Izzo facciano al più prestO chiarezza con una presa di posizione chiara.

martedì 19 giugno 2012

martedì 27 marzo 2012

DICHIARAZIONI DELL' ON. GIORDANO - IDV

“Difendere uno tra i pochi siti incontaminati della provincia di Caserta è oggi quanto mai imprescindibile” - queste le parole del Consigliere Regionale dell’Italia dei Valori Eduardo Giordano in merito al caso della realizzazione della fonderia proposta dal gruppo Ragosta a Riardo -. “Sappiamo tutti che poco lontano dall’area in cui dovrebbe impiantarsi l’acciaieria, sorge lo stabilimento della Ferrarelle, uno dei marchi di acqua minerale più noti al mondo e che ha costruito il proprio impero anche grazie al luogo in cui sorge, che si distingue per  l’integrità dell’ecosistema”.
“Non possiamo permettere un altro scempio della nostra terra già fin troppo inquinata e deturpata, ancor più bisogna scongiurare che questa realizzazione possa compromettere e mettere a rischio l’economia delle ultime poche aziende ancora in attivo della provincia di Caserta, per l’utilizzazione ed il possibile inquinamento delle falde acquifere, poiché la stessa realizzazione, potenzialmente,  contrasta col rispetto e la tutela dell’ambiente circostante ma anche  dello stesso territorio che da sempre basa la propria economia sull’agricoltura e l’allevamento di qualità. L’elevata quantità di acqua  necessaria per il funzionamento dell’ acciaieria potrebbe  mettere in serio pericolo questo “bene prezioso” che seppur parzialmente ripagato nel breve termine dalla creazione di trecento posti di lavoro, porterà nel lungo termine un sicuro sconvolgimento dell’ecosistema. “Esporre a grave pericolo non solo la natura del nostro territorio ma lo stesso sistema  economico e produttivo è un avventura che oggi non possiamo concederci. Grande attenzione – conclude Giordano- bisogna rivolgere quando si effettuano grossi investimenti da parte di gruppi, la cui posizione ed atteggiamento del modo di fare impresa, attualmente, non risulta essere  trasparente”.

mercoledì 21 marzo 2012

STABILIMENTO SIDERURGICO A IMPATTO AMBIENTALE ZERO

Questo il titolo dato al convegno di fine mese scorso organizzato dal gruppo Ragosta in cui hanno cercato di spiegare il progetto dell’impianto siderurgico di secondo livello a Riardo e su come loro potrebbero coniugare Industria – Lavoro – Rispetto per l’Ambiente.
Da subito hanno cercato di tranquillizzare i presenti al convegno, alquanto di parte, sul fatto che “Con le tecnologie odierne è possibile realizzare mini – acciaierie molto efficienti, con impatto ambientale zero, nell’ottica di un pieno sviluppo sostenibile”.
Molteplici i punti spiegati in modo più dettaglaito dal d.g. della Ferracciai Ing. Mascolo.
Acqua. Secondo quanto spiegato, l’acqua non viene coinvolta nel processo produttivo in quanto servirà solo a raffreddare gli impianti e fluirà in un circuito chiuso. L’acqua a cui si fa riferimento è la stessa che verrà prelevata da due pozzi artesiani (uno di scorta all’altro) i quali assicureranno una portata di circa 35 l/s cadauno. Secondo alcune interpretazioni questa postilla dell’ ”uno di scorta all’altro” nel progetto presentato non è citato, quindi si è pensato da subito ad una portata necessaria di 70 l/s per l’impianto. Tale voce poi è stata smentita, e da 35 si è passati, attraverso varie rettifiche, alla necessità di poco meno di 5 l/s d’acqua necessari. Le acque reflue sarebbero solo le acque meteoriche di dilavamento dei pazziali e ad usi domestici.
Questione Ferrarelle. Hanno tenuto a precisare che il sito dove sarà ubicato l’impianto è ben al di fuori della zona di salvaguardia della Ferrarelle. Per maggiori info, e per sentire l’altra campana, visitate il nostro blog e ascoltate l’intervista al dott. Vittorio Paolucci, geologo della Ferrarelle, intervista gentilmente rilasciataci alcuni giorni fa.
Aria: L’Ing. Mascolo ha spiegato che l’impianto di Riardo sarà un forno ad arco elettrico, una tecnologia “basata sul principio del riutilizzo dei materiali ferrosi”. In questo forno si sprigionerà il calore che fonderà dei rottami ferrosi che varranno utilizzate per la realizzazione di billette d’acciaio. Ora, a prescindere dal fatto che non vi è un limite massimo stabilito per norma, le emissioni di polveri (D.M. 152) sarà <5mg/Nm3, mentre in merito alla diossina i valori dichiarati saranno <0,1ng/Nm3.
L’Ing. poi si è dilungato sul processo di abbattimento dei fumi, dell’impianto di depolverazione, di altri esempi di impianti siderurgici nelle vicinanze di centri abitati e altre realtà industriali come la Boario (esempio messo molto in discussione), sul rischio radioattività dei materiali usati nell’impianto, dei benefici per la comunità. Si è poi dilungato sul problema traffico, rumori, suolo, sottosuolo ecc. ecc.
Infine il Lavoro. “Lo stabilimento porterà in beneficio alla comunità ben 400 posti di lavoro diretti, tra operai, tecnici e impiegati”. “Attorno allo stabilimento sorgeranno numerose attività legate all’indotto, come le attività logistiche, ristorative, manutentive e tanto altro, che porteranno a 1000 i posti di lavoro generati dallo stabilimento”.

EDITORIALE SASSOLINO NUMERO 20

Ben ritrovati cari lettori. Il numero di marzo darà particolare rilievo il tema fonderia a Riardo. Per chi ancora non ne è a conoscenza, si vuole tentare di costruire un impianto siderurgico di 2° livello a Riardo. Il terreno scelto per l'impianto appartiene alla zona Asi del comune di Riardo, nei pressi di via Varre, la stradina che collega Pietramelara a Riardo (dietro 'Monticello' per intenderci n.d.r.), a poche centinaia di metri sia dal limite della falda acquifera della Ferrarelle, sia dalla zona ASI e territoriale di Pietramelara. Il circolo del Sassolino era presente, in data 28/02, al convegno organizzato dall'impresa Ragosta Steel per la presentazione del loro progetto, che al momento è al vaglio della Regione che ha il compito di eseguire una valutazione di impatto ambientale. Erano presenti i maggiori responsabili del progetto, ovvero il D.g. Ing. Mascolo, il direttore delle risorse umane, i diversi ingegneri ed architetti addetti al progetto.
Alla fine di questa presentazione, è iniziata una fase di dibattito, con molti interventi da parte del pubblico presenti, soprattutto in materia ambientale, ma ogni risposta in merito è stata rimessa alla valutazione regionale tramite il V.I.A.; non hanno voluto quindi esporsi per eventuali inquinamento da mezzi pesanti, sfruttamento eccessivo del suolo ed altre preoccupazioni esposte dalla folla presente e da un geologo del gruppo Ferrarelle.
Sul tema vi segnalo essenzialmente due cose: la prima è che sul blog de Il Sassolino abbiamo aperto, dall'inizio di marzo, una pagina dedicata esclusivamente all'impianto siderurgico di Riardo, con articoli, interviste e video allo scopo di fornire un servizio di approfondimento e di informazione sull'impianto. Basta andare sul nostro blog e cliccare sul banner apposito oppure collegarsi a questo link: http://ilsassolinosiderurgiariardo.blogspot.it/. La seconda è che è stato istituito, da qualche settimana, un comitato NO fonderia, formato da semplici persone accomunate dal rispetto per l'ambiente e dalla tutela della salute. Il comitato NO fonderia ha già raccolto nell'ultimo periodo centinaia e centinaia di firme e continuerà a farlo.

lunedì 19 marzo 2012

RAGOSTA RAGOSTA RAGOSTA... MA NON LI ABBIAMO GIA' SENTITI?


22 le persone finite in carcere, tra queste:
  • Franco Ambrosio, quale membro con funzioni dirigenti del clan Fabbrocino, già in carcere a Milano;
  • Fedele Ragosta, imprenditore;
  • Anna Maria Iovino, coniuge di Fedele Ragosta;
  • Giovanni Ragosta, imprenditore;
  • Carmela Vanacore, moglie di Ragosta Giovanni;
  • Francesco Ragosta, imprenditore;
  • Giovanni Autiero, dipendente/collaboratore di Ragosta Fedele;
25 le persone finite ai domiciliari, tra queste:
  • Concetta Adiletta, moglie di Francesco Ragosta;
  • Santina Ranieri, madre dei fratelli Ragosta;
15 le persone colpite da divieto di dimora nel Comune di Napoli.
Insomma, una sessantina di persone, ma tra questi nomi non spicca nessun cognome a noi noto?
Le accuse vanno dal concorso esterno in associazione camorristica al riciclaggio, dalla corruzione in atti giudiziari al falso. Tra i detinatari di tutti questi provvedimenti giudiziari anche una quindicina di giudici tributari, un professore universitario, decine di prestanome del gruppo Ragosta, consulenti, commercialisti.
L'intera operazione è stata portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nell'ambito di un'inchiesta sugli "affari" di esponenti di rilievo del clan camorristico Fabbrocino.
Sequestrati, inoltre, quote societarie, titoli azionari, fabbricati, conti correnti, terreni ed automobili per un valore di un miliardo di euro.
E ora ricordiamo un pò quali sono le attività di questo gruppo Ragosta. Il Gruppo è diviso in quattro settori: Ragosta Steel, Ragosta Real Estate, Ragosta Hotel e Ragosta Food. Alla prima "Ragosta" fa riferimento tutto il settore dell'acciaio, alla seconda e alla terza tutto il settore servizi, turismo, relax ecc.ecc. (alberghi a Taormina e Vietri); alla quarta fa riferimento il settore dei famosi prodotti dolciari de "I Lazzaroni" (già al centro di altre vicende giudiziarie).
Secondo le indagini, per le acquisizioni di imprese, l’holding avrebbe usato il denaro del clan Fabbrocino...
E allora, in tutto ciò, vi ricorda qualcosa questo Gruppo Ragosta?

DICHIARAZIONI DI FERDINANDO PALUMBO

Segretario regionale del Settore Agroalimentare della Ugl Campania
Ritengo doveroso riconsiderare l’opportunità di far sorgere una fonderia sullo stesso territorio che ha la fortuna di ospitare sorgenti dell’acqua e produzioni agroalimentari di qualità. Riconosco che il contesto economico è problematico ed auspico investimenti che assicurino adeguate ricadute occupazionali nella nostra regione, ma dobbiamo stare attenti a non dissipare il patrimonio agroindustriale della Campania. Scelte errate metterebbero inesorabilmente a rischio non soltanto i lavoratori delle industrie di imbottigliamento, ma un intero tessuto sociale costituito da un silenzioso indotto di microimprese che in quei territori ha tamponato la crisi economica. Regione, Provincia, Enti interessati e parti sociali hanno il dovere di adoperarsi affinché si possa addivenire ad una soluzione che per quanto ci riguarda non può prescindere dalla salvaguardia dal settore agroalimentare”.

DICHIARAZIONI DI GENNARO OLIVIERO TRATTE DA CASERTA NEWS DEL 7.3.12

- Rimango a dir poco sorpreso rispetto a quanto si è dichiarato in queste ultime ore sul possibile insediamento siderurgico nel Comune di Riardo. Forse qualcuno crede di avere la pretesa e il permesso di fare ciò che vuole senza però avere conoscenza di leggi e regolamenti.
Vorrei ricordare che grazie ad una Legge Regionale del 2009, il Comune di Riardo e i Comuni confinanti sono diventati sede Parco delle acque minerali, precisamente, basta vedere l'articolo 2 della Legge 22 luglio 2009, n. 8.
E' da miopi non considerare che sul territorio si trovano campi capaci di garantire produzioni agroalimentari di eccellenza, numerose difatti sono le aziende agricole, i caseifici bufalini presenti e, solo ad un paio di chilometri in linea d'area, nascono le sorgenti della Ferrarelle, Santagata, Lete, importanti marchi di acque minerali del mondo che basano la propria fortuna proprio sull'armonia e sull'integrità dell'ecosistema circostante.
Le fonderie rappresentano di sicuro un insediamento che provoca gravi inquinamenti ai territori circostanti incompatibili con zone in cui insiste l'attività agricola, mi auguro una presa di coscienza, a partire dall'amministrazione comunale – conclude il capogruppo regionale del Psi, Gennaro Oliviero.

sabato 10 marzo 2012

IL SASSOLINO INTERVISTA IL DOTT. PAOLUCCI IN MERITO ALLA COSTRUZIONE DELL'IMPIANTO SIDERURGICO

Il circolo del Sassolino ha intervistato, in data 09/02. il geologo Vittorio Paolucci, Responsabile Sviluppo e Gestione Bacini e Direttore delle Miniere Società Ferrarelle S.p.A. Ringraziamo il dottore per la sua collaborazione.


giovedì 8 marzo 2012

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 9

Intervento del d.g. Ing. Mascolo in merito all'argomento possibilità lavorative : clicca qui http://youtu.be/Gg0ZbQua93g

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 8

Intervento del d.g. Ing. Mascolo in merito all'argomento ciclo rifiuti dell'impianto (2) : clicca qui http://youtu.be/KRijY3zRokM

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 7

Intervento del d.g. Ing. Mascolo in merito all'argomento ciclo rifiuti dell'impianto: clicca qui http://youtu.be/WvqOM1dH_Es

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 6

Intervento del d.g. Ing. Mascolo in merito all'argomento radioattività della materia prima : clicca qui http://youtu.be/k6996wk_rCc

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 5

Intervento del d.g. Ing. Mascolo in merito all'argomento viabilità e trasporti : clicca qui http://youtu.be/K7uagnpQcfU

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 4

Intervento del d.g. Ing. Mascolo in merito all'argomento aria, Ilva di Taranto e funzionamento dell'impianto che si vuole costruire : clicca qui http://youtu.be/rTeL-EkB2-4

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 3

Intervento del d.g. Ing. Mascolo in merito all'argomento polveri sottili e diossina : clicca qui http://youtu.be/wZ3fcvvDbWA

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 2

Intervento  del d.g. Ing. Mascolo in merito alla posizione idrogeologica del sito dove nascerà l'impianto e spiegazioni sull'utilizzo d'acqua: clicca qui http://youtu.be/YQvjJ5De-6U

INTERVENTO DEL D.G. ING. MASCOLO AL CONVEGNO DEL 28.02.12 - 1

Intervento d'apertura del d.g. Ing. Mascolo : clicca qui http://youtu.be/0mcWlUNpFqA

mercoledì 7 marzo 2012

PERCHE' NO? ESPRIM LA TUA OPINIONE

Perchè sei contrario all'istallazione dell'impianto siderurgico nella zona ASI di Riardo?

PERCHE' SI? ESPRIMI LA TUA OPINIONE


Perchè sei favorevole all'istallazione dell'impianto siderurgico nella zona ASI di Riardo?

martedì 6 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA DEI CIRCOLI DELL'AMBIENTE E DELLA CULTURA RURALE - 05.03.12


I Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale terranno un convegno il 22 marzo p.v. sul tema “Sostenibilità ambientale e sviluppo socio economico “ presso la Sala della Mercede Camera dei Deputati ROMA.

                  La nostra Associazione è presente in oltre dieci Regioni in Italia e conta migliaia di adesioni. Ha avviato importanti progetti, non ultimo dei quali la grande campagna nazionale di sensibilizzazione alla differenziazione e riduzione dei rifiuti “ Il nostro rifiuto è la vostra risorsa”  (www.ilnostrorifiutolavostrarisorsa.info), accreditata per due anni alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti.

                  I Circoli dell’Ambiente si sono imposti all’attenzione nazionale soprattutto durante la campagna referendaria: siamo stati infatti l’unico soggetto referendario regolarmente accreditato per l’astensione ( nostro è lo slogan ed il sito www.iomiastengo.it ) ed abbiamo avuto modo di partecipare più volte alle tribune elettorali radio-televisive in RAI e sulle reti locali

                  A caratterizzare la nostra Associazione è la forte componente giovanile di cui siamo letteralmente orgogliosi: giovani che sperano in un futuro migliore e cercano di costruirselo. Mi preme sottolineare che i nostri tanti juniores sono affiancati da un Comitato Scientifico -che ci accingiamo a presentare contestualmente al dibattito – di assoluto prestigio, presieduto dal Prof. Giuseppe Quartieri ed integrato da illustri esponenti del mondo accademico e di quello del professionismo.

                 Il nostro obbiettivo e’ quello di abbattere il monopolio dell’Ambientalismo estremista e fondamentalista , contrario a prescindere ad ogni sorta di sviluppo e benessere. La nostra priorità è quella di dialogare con i protagonisti del settore economico per trovare le soluzioni adatte  all’inevitabile impatto del progresso e riportarlo a canoni di responsabile sostenibilità .
                Ciò non può e non deve far pensare che siamo per un Sì incondizionato: ne è prova tangibile la battaglia che stiamo portando avanti a difesa del territorio di Riardo e contro le possibili installazioni della Feracciai S.r.l., di cui parleremo anche durante il dibattito alla Camera e successivamente durante la riunione che terremo con tutti i dirigenti nazionali e locali, a cui chiederemo piena collaborazione

COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO RAGOSTA STEEL - 28.02.12


Gruppo Ragosta: presentanto il progetto imprenditoriale di un nuovo e moderno
stabilimento siderurgico dell’area industriale di Riardo
Previsto un investimento di 100 milioni di euro e oltre 400 posti di lavoro

Riardo, 29 febbraio 2012. È stato presentato nella Sala consiliare del Comune di Riardo a una platea di cittadini, agricoltori, allevatori, politici e giornalisti il progetto della FERACCIAI Srl del Gruppo Ragosta, realtà imprenditoriale campana attiva nei settori siderurgico, immobiliare, alberghiero e alimentare, interessato a realizzare un nuovo e moderno stabilimento siderurgico nell’area industriale di Riardo.

Lo stabilimento completerebbe la filiera del processo produttivo siderurgico sviluppato dal Gruppo Ragosta rafforzando così il percorso di crescita della divisione siderurgica della realtà campana che aspira a diventare il più importante produttore d’acciaio del Centro Sud. Il gruppo, infatti, attraverso la IMI SUD LAMINATI Srl è impegnato da oltre 10 anni nella produzione di acciaio per impieghi nel campo dell’edilizia e delle infrastrutture (in particolare tondini per cemento armato e rete elettrosaldata), occupando nello stabilimento di Casoria, alle porte di Napoli, circa 300 risorse.

Il nuovo stabilimento – che  prevede un investimento di circa 100 milioni di euro - sorgerà su un’area di 400.000 metri quadrati e sarà un moderno insediamento per la produzione di acciaio per l’edilizia partendo dalla fusione del rottame siderurgico. Gli impianti produttivi previsti consentirebbero una produzione di acciaio fino a 700 mila tonnellate annue con la creazione di oltre 400 nuovi posti di lavoro diretti e 600 nuovi occupati nell’indotto locale.

L’impianto principale dello stabilimento di Riardo prevede la tecnologia del Forno ad Arco Elettrico,  la più moderna nel campo siderurgico, che garantisce l’assoluta compatibilità del processo produttivo con il rispetto dell’ambiente.

«L’utilizzo di attrezzature all’avanguardia, affidabili e di elevata efficienza -  ha spiegato Francesco Mascolo, direttore generale Gruppo Ragosta e responsabile del progetto -  insieme al  controllo costante delle autorità ambientali preposte (ARPAC, ASL, NOE ecc.) e all’utilizzo di centraline elettroniche attive H24 sono una garanzia per la sicurezza e il rispetto dell’ambiente; l’emissione di polveri cinque volte inferiore ai limiti consentiti dalla legge e di diossina quattro volte inferiore alla soglia consentita rendono quasi  nullo l’impatto ambientale del nuovo stabilimento». 

«L’acqua - ha specificato Mascolo – non viene coinvolta nel processo produttivo; il suo utilizzo è relegato al solo raffreddamento degli impianti: essa  infatti fluirà esclusivamente in circuiti chiusi atti a raffreddare gli impianti, senza che avvenga alcuno sversamento nella rete fognaria o nei reflui, rendendo assolutamente nullo l’impatto dello stabilimento sull’acqua, bene prezioso di un territorio noto proprio per la produzione di acque minerali». 

«La posizione del complesso – ha concluso Mascolo -  all’interno dell’area industriale e lontano dal centro abitato, insieme all’utilizzo di una viabilità di servizio al sito industriale che non tocca le aree abitate garantiranno, inoltre, la quiete assoluta per gli abitanti della comunità». 

Il Gruppo Ragosta, una delle principali realtà imprenditoriali del Mezzogiorno, è nato nel 2000 a Casoria (Na) ed è attivo in quattro Aree Strategiche di Affari (ASA): Ragosta Steel, Ragosta Real Estate, Ragosta Hotels e Ragosta Food che operano, rispettivamente, nel settore siderurgico, immobiliare, alberghiero e alimentare. Il gruppo è oggi una delle poche realtà produttive meridionali nel settore siderurgico con una capacità produttiva superiore alle 300.000 tonnellate. Tra le operazioni immobiliari più rilevanti vi è l’acquisizione nel 2005 del complesso di via Botteghelle a Napoli, denominato “ex magazzini approvvigionamenti delle Ferrovie dello Stato” per il quale è previsto un rilevante piano di sviluppo. Di rilievo anche l’acquisizione nel 2008 dell’ex sede direzionale ATAC Roma e del Gruppo Lazzaroni dalla famiglia Citterio nota con i brand Lazzaroni, Amaretti di Saronno, Antica Pasteria e Biorigin. Il gruppo è anche proprietario di alberghi di lusso facenti capo alla catena alberghiera Ragosta Hotels Collection quali l’Hotel Raito e il Relais Paradiso in Costiera Amalfitana, La Plage Resort a Taormina e Palazzo Montemartini di prossima apertura a Roma.


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LETTERA DEI MEDICI DELL'ISDE

Agli organi di Stampa
Al Sindaco del Comune di Riardo
Ai Sindaci del Comprensorio Vairano-Pietramelara-Caianello
L’Associazione dei Medici per l’Ambiente –ISDE ( International Society Doctor’s for Environment) in merito al progetto di installazione di una fonderia nel territorio del Comune di Riardo in località “ Pantano” e nell’imminenza di un pubblico dibattito, dichiarano la loro netta contrarietà alla realizzazione industriale per i seguenti motivi:
 - Inadeguatezza del sito prescelto dal punto di vista idrogeologico in quanto quel terreno è paludoso.
 - Forte rischio di contaminazione della falda acquifera e compromissione del prezioso sito delle acque minerali. Il raffreddamento dei forni richiede una notevole quantità di acqua e nello specifico di acqua dolce (demineralizzata!!)
 - Marcata pericolosità per la Salute degli abitanti del comprensorio per il possibile inquinamento del ciclo biologico e della catena alimentare da parte dei contaminanti rilasciati da tali impianti, soprattutto perché si utilizzano rottami metallici.
 Si sottolinea che l’ attività di fonderia porta rilascio in atmosfera di fumi, vapori, gas, polveri e microparticolato e nel suolo di vernici, solventi, acidi e oli minerali. Particolarmente pericolose sono le emissioni di diossine e miscele di metalli pesanti che si liberano in grandi quantità per le alte temperature considerando che il forno per la fusione del ferro rottamato supera i 1500°C. ( Previsto nel progetto il raggiungimento di una temperatura di 1630°C !!).
Caserta 20/02/2012

Dr.Gaetano Rivezzi e Dr Pietro Carideo
Direttivo Medici per l’Ambiente della Provincia di Caserta

sabato 3 marzo 2012

INTERVENTO DEL SINDACO DI RIARDO AL CONVEGNO DEL 28.02.12

Ecco il video dell'intervento del Sindaco Izzo al convegno voluto dal gruppo Ragosta sull'impianto siderurgico di secondo livello nella zona ASI di Riardo stesso.


Intervento integrale su you tube : clicca qui http://youtu.be/aLJWF8oHtHo

venerdì 2 marzo 2012

IMPIANTO SIDERURGICO DI 2°LIVELLO A RIARDO

Cari lettori, il circolo del Sassolino è stato presente, in data 28/02, al convegno organizzato dall’impresa Ragosta Steel sulla costruzione di un impianto siderurgico di 2° livello a Riardo, che al momento è al vaglio della Regione che ha il compito di eseguire una Valutazione di Impatto Ambientale.
Erano presenti i maggiori responsabili del progetto, ovvero il D.g. Ing. Mascolo, il direttore delle risorse umane, i diversi ingegneri ed architetti addetti al progetto.  Il convegno si è svolto su una durata complessiva molto lunga, in cui sono stati illustrati i diversi punti a favore della sua costruzione, ovvero la creazione di 400 posti di lavoro diretti e possibilità di arrivare a 1000 tramite tutti i lavoratori esterni e che forniranno servizi alla stessa, assicurando di voler investire sul territorio. Hanno anche risposto alle critiche che avevano ricevuto a mezzo stampa in merito a possibili effetti inquinanti, affermando che l’impianto funzionerà secondo le ultime tecnologie disponibili, e che le emissioni di diossina e polveri sottili è sotto il limite stabilito per legge. Hanno rassicurato per la sottrazione dell’acqua dalle falde della Ferrarelle, in quanto il livello sarà minore di quello in precedenza dichiarato e l’acqua servirà soltanto per raffreddare gli impianti.
Alla fine di questa presentazione del proprio investimento, è iniziata una fase di dibattito, con molti interventi da parte del pubblico presenti, soprattutto in materia ambientale, ma ogni risposta in merito è stata rimessa alla valutazione regionale tramite il V.I.A.; non hanno voluto quindi esporsi per eventuali inquinamento da mezzi pesanti, sfruttamento eccessivo del suolo ed altre preoccupazioni esposte dalla folla presente e da un geologo del gruppo Ferrarelle.
Il circolo del Sassolino, dopo questo breve  sunto di quanto avvenuto nella giornata di ieri, assicura ai propri lettori un pieno impegno in materia, con la creazione di un portale ad hoc per mettere a disposizione della cittadinanza tutta la informazione necessaria, per poter trarre ognuno le sue conclusioni.  Già dalle prossime settimane troverete molte delle informazioni che state cercando.